PARQUET

UN GRANDE CLASSICO...
E NON SOLO

La naturalezza del parquet

Dal massello al multistrato

Quando ci si approccia ad una ristrutturazione di un immobile, sicuramente uno degli aspetti principali che colpiscono il committente è la scelta del pavimento.

Può sembrare scontato pensarci ma la superficie calpestabile di un ambiente ricopre il 50% dell’immagine estetica generale che quell’ambiente avrà e, di conseguenza, le sensazioni che sarà in grado di generare nell’utente che lo vive.

Uno dei maggiori rivestimenti in ambito di pavimentazioni da interno, se non “il” rivestimento per eccellenza, è senza ombra di dubbio il parquet. Definito ormai un grande classico ma capace di adattarsi a qualsiasi tipo di ambiente grazie alle infinite colorazioni e tipologie che si possono realizzare al giorno d’oggi.

I primi parquet erano realizzati in legno massello e venivano posati nella loro forma grezza per poi essere trattati e verniciati in loco. Oggi questa tecnica è superata e si trovano in commercio parquet prefinito in massello o multistrato prefinito. Il multistrato è composto da vari strati di legno meno pregiato ma con caratteristiche più performanti a livello di stabilità e di supporto, fino ad arrivare allo strato più esterno, quello su cui si cammina, realizzato in legno nobile con uno spessore che varia in base alla qualità del prodotto. Infatti, maggiore è lo spessore del legno nobile maggiore sarà la qualità e la resistenza del parquet.

Un altro aspetto da considerare nella scelta del parquet è data dalla selezione del prodotto definita SCELTA, ovvero dalla presenza o meno di nodi. Infatti esiste la classificazione ABCD, in cui con scelta A si intende un prodotto caratterizzato dall’ assenza di nodi o venature marcate che dona un aspetto più “pulito” e moderno al parquet; con scelta B si identificano i prodotti con poca presenza di nodi e di piccole dimensioni, parquet che presentano quindi un aspetto più naturale del legno ma senza segni di imperfezioni troppo visibili; la scelta C e la scelta D sono invece caratterizzate dalla presenza di più nodi, dalle dimensioni maggiori e venature marcate che donano un aspetto più rustico e vissuto al parquet.

Lavorazioni e finiture

Il parquet presenta due diverse finiture che vengono realizzate sullo strato superficiale, si trovano infatti parquet verniciati o oliati.

La verniciatura è la finitura che viene realizzata apponendo uno strato protettivo di vernice (una specie di pellicola) per rendere il parquet più resistente e per preservarne lo strato nobile. Essendo uno strato applicato successivamente sul materiale naturale, eventuali graffi e segni dati dall’usura possono vedersi in presenza di luce riflessa. La verniciatura può essere realizzata con colori neutri in modo da mantenere il colore naturale del legno oppure con pigmenti colorati per ottenere un tono diverso di colore.

L’oliatura, realizzata attraverso olio o cera, è la finitura che enfatizza l’aspetto naturale del legno donando un effetto più “vissuto”. E’ un po’ più delicata della verniciatura ma si vedono meno eventuali graffi e difetti dovuti all’usura.

Oltre alle finiture si possono distinguere diversi tipi di lavorazioni in base all’impiego o meno di macchinari.

Il parquet, infatti, può essere: levigato, spazzolato, piallato, segato o bisellato.

La levigatura è una tecnica che prevede l’utilizzo di levigatrici che rendono la superficie del parquet perfettamente liscia ed omogenea, piacevole e delicata al tatto e che dona un aspetto estremamente moderno al legno. Il parquet levigato, essendo caratterizzato da una superficie estremamente liscia, evidenzia più facilmente eventuali graffi e segni.

La spazzolatura è forse la lavorazione più comune al giorno d’oggi, insieme alla levigatura, ed è realizzata attraverso delle spazzole che sottraggono lo strato più morbido del legno nobile in modo da far emergere il suo aspetto più naturale dato dalle venature marcate. Al tatto, un parquet spazzolato risulta essere meno liscio e più materico, in cui sono meno evidenti eventuali graffi e difetti dovuti all’usura.

La piallatura è una lavorazione effettuata sul parquet che viene realizzata a mano e che conferisce un aspetto grezzo e vissuto al legno. L’effetto ondulato che si crea sulla superficie rende questo tipo di parquet più rustico.

La seghettatura, caratteristica lavorazione del parquet segato, presenta dei tagli che conferiscono al parquet un aspetto grezzo, simile a quello di una tavola appena tagliata o di un tronco al primo taglio.

Infine, la bisellatura consiste nella realizzazione di uno smusso, un taglio inclinato, che può essere realizzato su due o su tutti e quattro i bordi della tavola, creando una sorta di cornice in ogni plancia.

Un altro aspetto fondamentale che ci si trova ad affrontare con l’impiego del parquet è la tipologia e lo schema di posa.

Oltre al colore, infatti, la diversa tipologia di posa incide molto sull’aspetto generale di un determinato ambiente.

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